sabato 8 settembre 2007

NAPOLI, DALL'IMMONDIZIA A "CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA"?

Necessita sviluppare la cooperazione tra gli artisti e l'intellighensia in Europa. Queste furono le parole che sono alla base del discorso che fece la grande Melina Mercouri, attrice e Ministro della Cultura greca, al ministro della cultura francese Jaques Lang, in un incontro in aereoporto nel 1985, incontro dalle cui parole il ministro francese, associandosi, sosteneva:" E' tempo che noi facciamo sentire la nostra voce altrettanto forte che quella dei tecnocrati. La cultura e la creatività, non sono meno importanti che quella della tecnologia, del commercio, o l'economia!"...

Da allora, molte sono state le città europee assurte all'onore di "Capitali europee della cultura.14 sono stati da allora da Vernola ( 1983), a Rutelli, i nostri ministri della cultura. E 15 le città assurte all'onore di Capitali europee della cultura. Che cosa si aspetta a far Riconoscere Napoli "Capitale europea della cultura" una città che dovrebbe essere considerata dall'U.N.E.S.C.O. "patrimonio dell'umanità" mentre gli amministratori della regione facente capo alla città, i sindaci e gli assessori alla cultura, hanno scelto di far affondare una città con 2.500 anni di storia, sotto tonnellate di immondizia, senza aver saputo o piuttosto voluto, risolvere il problema, dando sempre la colpa a quattro ignoranti sottosviluppati, altrimenti detti di volta in volta Camorristi, mafiosi, 'ndrangheta che dir si voglia! Se si devono costruire delle discariche o dei più tecnologici altiforni per risolvere il problema, perché non si realizza quanto utile a risolvere il problema stesso?

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