martedì 24 luglio 2007

NAPOLI: DALL'IMMONDIZIA A CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA...

Napoli non appartiene ai napoletani, ma all'Europa e al Mondo!
Per una città fatta cultura, noi vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà».
Movimento per Napoli capitale europea della cultura




BRIGANTI A CHI?! Il nuovo libro di Mario Moccia di Montemalo

FONDAZIONE NAPOLI CAPITALE DELLA CULTURA EUROPEA"

(lettera aperta all'UNESCO" ed alle Aziende italiane)

Il sogno di "Fondazione Napoli Capitale della Cultura europea" é nato nei primi anni '70, quando avevo dato inizio alle ricerche sull'origine nobiliare della mia famiglia.
Sono nato a Benevento, ma dovevo scoprire - grazie a queste ricerche, approfondite e costose, che la mia origine era napoletana! Poi scoprivo che un membro benestante della mia famiglia, fu rapito e ucciso dai cosiddetti "Briganti"salvo scoprire che in realtà, quel nucleo familiare tutto intero, era stato fatto oggetto delle "attenzioni" delle truppe di Garibaldi che avevano occupato la città di Benevento in particolare, e del suo territorio del quale Garibaldi si era autonominato "dittatore" (vedasi suo documento originale a tale proposito). Da quel momento il mio interesse di scrittore, si rivolse alle ragioni di quel presunto Brigantaggio. Com'era avvenuta la metamorfosi in una grande popolazione che da 700 anni sotto i Borbone, non aveva più visto una guerra. Ed era sempre vissuto in pace con tutti prosperando nell'economia, nelle arti, nelle lettere e nelle scienze. Tanto che Napoli, in particolare era ritenuta dai più grandi uomini dell'epoca, all'altezza di poter essere definita Capitale della cultura europea, insieme a Parigi. Nasceva così in me - prepotente - il desiderio di scrivere un libro sugli avvenimenti di allora, che prendeva subito il nome di "BRIGANTI A CHI?!" chiedendo intanto al Ministero degli interni, il ripristino del mio nome feudale, per il rispetto della storia, aggiungendo al nome di famiglia, quello blasonato di Montemalo, ultimo feudo marchesato a me collegato, in quel dell'attuale Sant'Arcangelo Trimonte (BN). Essendo editore di me stesso, non voglio seguire - quale scelta commerciale strategica - la diffusione attraverso il normale circuito delle librerie già in mano alla grande - autorevole - editoria storica. Per cui pensavo ad un Tour culturale nella Penisola, abbinando alla presentazione stessa del libro, la bellissima e completa "mostra sul brigantaggio" con il fine di acculturare una gran massa di visitatori, potenziali acquirenti del mio libro, abbinando come mia consuetudine creativa, un concorso diretto ai visitatori, giovani e meno giovani, per offrire loro "in premio" la città di Napoli oggi famosa soltanto per l'immondizia che l'attanaglia. Era con questo pensiero che addormentandomi ogni sera, attraversando il "ponte dell'inconscio", di recente ho sognato due grandi della cultura napoletana: Giambattista Vico e Benedetto Croce che ciascuno con una copia del mio ultimo libro in mano, si aggiravano tra i cumuli di rifiuti, guardando dalla mia parte con una faccia triste, quasi implorante. Interpretare il sogno per trarne dei numeri come avrebbe fatto ogni buon napoletano? No! Decidevo invece che dovevo lanciare un'iziativa per dare vita alla "Fondazione Napoli capitale europea della cultura", dacché la città non é quella tramandataci dal video, dei cumuli di mondezza, bensì un luogo che conserva tutte le peculiari caratteristiche di una cultura che si é imposta nel mondo, sprattutto grazie agli antichi Popoli che l'hanno abitata. Disperdere tutta questa ricchezza utile all'umanità nei cumuli d'immondizia? Che idea si sarebbero fatte di Napoli le nuove generazioni? Una contenuta - aristocratica - rabbia, s'impadroniva della mia mente, e decidevo così di abbinare al mio tour (finalizzato a presentare e vendere il mio libro), un concorso per mettere le basi per far eleggere Napoli "Capitale della Cultura europea". Il mio libro, di certo, non sarebbe passato in secondo piano, ma io sono uno che crede nella Divina Provvidenza (vedi il primo volume della mia "Triogia autobiogafica" IN CONTATTO CON GLI DEI). Il primo passo era il coinvolgimento dell'UNESCO, per chiederne l'opportuno patrocinio. Tutto il resto sarebbe seguito per ovvietà...La "macchina" operativa dei contatti, é già in moto!
L'ovvietà, implica la ricerca del necessario denaro per mettere in moto e far partire questa complessa ma bellissima macchina operativa; intanto selezionare secondo opportunità gli sponsor possibili. I Main Sponsor, gli sponsor, i Supporter e gli Sponsor Culturali. Tutti certamente aventi la visione utilitaristica di far parte di questo grande progetto, avendone permesso la realizzazione con il loro sostegno economico, certi che ne avrebbero guadagnato sicuramente in immagine, tanto più che sarebbero stati inseriti tra i soci fondatori della "Fondazione Napoli capitale della cultura europea!"
L'idea su cui oggi si sta lavorando, é destinata a diventare l'ennesima iniziativa cultural-creativa di quello che propriamente viene definito orgogliosamente nel mondo, il "Made in Italy", ma c'era la voglia di creare qualcosa di importante, di rivoluzionario, che per la prima volta fosse costruito per aggregare le persone e per renderle libere di usufruire nel tempo di tutto ciò che nel tempo, grandi uomini, hanno costruito intorno all'uomo. Perché questi ne beneficiassero nei tempi a venire.
Creare una "città" ideale, moderna e con tutte le comodità e la qualità che si possono ottenere al giorno d'oggi, una "città" antica del nuovo millennio… E' questo l'obiettivo che spingerà la "Fondazione", giorno per giorno, nella realizzazione di questo emozionante progetto.
Ricreare una "città" partendo dai cumuli d'immondizia, richiede una responsabilità enorme ed enorme sarà il ritorno d'immagine per tutti coloro che ne avranno sostenuto la realizzazione. Nel frattempo, le Pubbliche amministrazioni, sotto l'esperta guida del dottor Bertolaso, ci avrebbero spianato la "strada".
Quando con i miei collaboratori ho dato il via all'iniziativa, abbiamo subito cominciato con l'analizzare i punti cardine sui quali avrebbe dovuto poggiare l'intero progetto. Solo concetti, messi su carta: così sta rinascendo la "nuova" città di Napoli!
Dalla carta si è successivamente passati all'operatività: sono stati necessari ben 5 anni di studio del prodotto e di progettazione. Abbiamo studiato minuziosamente gli aspetti urbanistici, architettonici, i flussi, la viabilità, le sinergie tra le varie aree, i trasporti, la sicurezza, la tecnologia, i servizi. Il denaro necessario.L'effettivo interesse degli amministratori pubblici, a partire dalla Regione Campania, per finire a tutti i piccoli comuni dell'hinterland, passando per la Provincia, il Comune, Associazione industriali, Commercianti, Camere di Commercio, Scuole, Università ed i Media!.
Abbiamo analizzato il mercato, abbiamo esaminato le problematiche tipiche delle città moderne, così da poter inserire la loro soluzione direttamente nello sviluppo dell'intervento di conservazione di una ricchezza infinita che tanta gioia ha dato al mondo, e tant'altra continuerà a darne grazie all'intervento degli uomini di buona volontà.
Centinaia di aziende hanno lavorato e tante altre vorranno lavorare insieme a noi per raggiungere questo importante traguardo. Esse hanno tenuto conto di molteplici aspetti (progettazione, ambiente, aree verdi, conservazione dell'energia, riciclaggio dell'acqua e dei rifiuti, viabilità, trasporti, densità sociale, grazie ad un'attenta vigilanza delle amministrazioni unitarie), riconvertendo il loro lavoro a parametri generali di efficienza, di funzionalità e di continuità estetica di tutto l'intervento a favore della città. Perché a Napoli, sono state fatte anche cose molto buone. Oggi é tempo di invitare il mondo a visitare Napoli, per fare loro scoprire attraverso un attento studio degli itinerari da non doversi perdere che cosa significhi "NAPOLI FOREVER".
La grande innovazione introdotta dalla semplice presentazione di un libro ( dall'apparenza recriminante), risiede nel fatto di porsi, come obiettivo, la salvaguardia di un alto standard della qualità di vita di ognuno dei suoi abitanti e dei suoi visitatori. Napoli è oggi (come Venezia), il più grande progetto di conservazione della cultura in sviluppo nel nostro Paese, e ne siamo orgogliosi. Come napoletani, ma soprattutto come italiani! E domani, si auspica, come europei.

Elenchiamo alcuni punti sui quali è stato pensato e stiamo elaborando), questo complesso progetto:
• La sfida intellettuale di "Fondazione Napoli Capitale culturale europea" consiste nella continua e costante ricerca di soluzioni ai problemi tipici del vivere moderno, abbeverandosi alle "fonti del passato" arrivando a superare ostacoli come l'inquinamento e l'alienazione sociale; da questo si evincerà con chiarezza che la realizzazione della "Fondazione" è il primo vero progetto concepito su scala umana e su una piattaforma culturale interamente popolare (sarà il Popolo dei visitatori della mostra a determinare con la propria adesione, la sua nascita). Caratteristiche che gli permettono di poter vantare degli elevatissimi standard qualitativi rispetto a tutte le altre iniziative atte a far conoscere Napoli; in essere o in sviluppo.
• Concezione unitaria e sinergica del progetto: tutte le fasi di realizzazione, dall'intera progettazione, allo sviluppo e alla costruzione della "Fondazione" sono state e sono tuttora eseguite con i mezzi propri del Gruppo Editoriale senza alcun partner, investitore esterno o associato. Questo, se da una parte comporta un rischio imprenditoriale enorme, consente di dare alla "Fondazione" una fisionomia e un concetto unitari nonostante il numero enorme di funzioni, servizi e attività presenti al suo interno ed altre in arrivo.Come l'iniziativa di grande impatto socio-culturale del "Gemellaggio" tra Napoli e Torino! Che faremo in modo si possa realizzare.
• Sicurezza attiva e passiva: uno degli aspetti che ci sta più a cuore. A Napoli ci si sentirà sicuri grazie al servizio di sicurezza pubblico in servizio 24 ore al giorno per tutti i giorni dell'anno. Supportati però da un esteso circuito di telecamere che dovranno sorvegliare ogni zona per evitare il verificarsi di episodi spiacevoli. Non solo per il turismo di passaggio! Si può fare, e si deve fare grazie all'autorevolezza dei membri fondatori della "Fondazione Napoli Capitale europea della cultura."


La Realtà

Cos'è Napoli oggi? La tristezza di vedere la città di Caruso, Carosone, Eduardo, Totò, Freud, di Antonio Ravel, Roberto Murolo, Philipp Hackert, il grandissimo Goethe, per non dire del nostro Leopardi e tanti altri illustrissimi uomini (e donne), dei quali Napoli divenne la loro terra "adorata", finire sommersa all'immondizia? No, Napoli é sempre la città di quelle illustri persone, basta che tutti facciano qualcosa per riscoprirla. E' soltanto un problema di buona volontà.
Non si può sempre e solo pensare: "Ma io che cosa ci guadagno"? Posso rispondere proprio con una frase del grande poeta tedesco che amava Napoli come pochi! "Una vita inutile equivale a una precoce morte." tratto da Ifigenia in Tauride di Goethe.
Mica vorrete morire anzitempo! Perciò su i polsi e datemi una mano...
Intanto visitate la "MOSTRA CULTOUR" In partenza dalla conferenza stampa che si terra' a Rimini il 7 ottobre p.v.
Grazie ai preziosissimi sponsor senza i quali non potrei invitarvi a vivere più utilmente... "come sostenere che é vero il detto popolare che recita: "i soldi non fanno la felicità, ma fanno molto comodo"!

M.se Mario Moccia di Montemalo
Libero pensatore - Umanista


P.S. trattative sulle modalità di sponsorizzazione "rientri in termini di comunicazione" e tariffe potranno essere conosciute inviando una mail a Clubdeuropa@gmail.com

lunedì 23 luglio 2007

domenica 22 luglio 2007